Malattie parassitarie esterne
Gli Acari all’orecchio
E’ un disturbo dell’orecchio abbastanza comune soprattutto nei cuccioli. Gli acari si nutrono della fodera delicata del canale auricolare causando irritazione e cerume marrone e solido. Il gatto continua a grattarsi e a scuotere la testa.
Questi parassiti sono in grado di vivere anche all’esterno del condotto uditivo, sulla testa o alla base della coda; si suppone che quest’ultima regione venga contaminata per la vicinanza fisica con le orecchie, che si verifica quando il micio si raggomitola per riposarsi.
Non bisogna quindi limitarsi a curare esclusivamente le orecchie, pena il fallimento del trattamento.
Quest’ultimo esige cure topiche attente e prolungate, e talvolta persino iniezioni di corticoidi, perché i parassiti possono indurre reazioni di ipersensibilità.
E’ dunque importante curarlo prontamente per evitare anche che l’infezione si diffonda all’orecchio interno, danneggiando l’udito e l’equilibrio.
Il trattamento consiste in prodotti speciali messi col contagocce, ovviamente prescritti dal medico Veterinario.

Le Pulci
Sono i più comuni parassiti della pelle e possono trasmettere le larve della tenia. La loro presenza è evidente da prurito e da tanti piccolissimi puntini neri tra il pelo. I puntini neri sono gli escrementi prodotti delle pulci dopo aver digerito il sangue.
Alcuni gatti sono allergici ai morsi delle pulci poiché sensibili alla saliva delle pulci.
La pulce è grande come una capocchia di uno spillo, è di colore rosso bruno. Si annida soprattutto intorno al collo e alla base della coda.
Il ciclo vitale della pulce: le pulci si sviluppano in ambienti caldo-umidi. Le uova si annidano, sui tappeti, tra le fessure dei muri o dei pavimenti, sotto i mobili. La larva fuoriesce in 7-10 giorni e diventa adulta dopo circa 14 giorni.
Trattamenti antiparassitari: la prima regola per controllare le pulci e altri parassiti è di mantenere un alto livello di igiene nell’ambiente. Nessun prodotto antiparassitario sarà completamente efficace se questa regola non viene seguita poiché molti parassiti depositano le uova lontano dal gatto e prosperano nelle case ben riscaldate. Oltre che debellare i parassiti sul gatto si deve anche disinfettare la cuccia ed i mobili circostanti con un prodotto per l’ambiente. I gatti sono molto sensibili a molti insetticidi per cui bisogna agire con prudenza.
Il collare antipulci va sostituito dopo qualche mese quando ormai ha esaurito la sua efficacia. Non usarlo se non è indispensabile.

Le Zecche
I gatti che vivono in campagna, specialmente dove vi sono molte pecore, possono infestarsi con le zecche che si attaccano alla pelle e aumentano di volume rigonfiandosi di sangue succhiato.
La testa ed il collo sono i siti in cui più spesso si attaccano questi parassiti.
Una forte infezione può provocare anemia.
Per staccare le zecche usare un batuffolo di cotone impregnato d’alcool che allenta la loro presa, togliendole poi con una pinzetta. Se la parte della testa resta nella pelle potrebbero insorgere infezioni.

I Pidocchi
I pidocchi non sono comuni nel gatto.
Sono piccoli parassiti che misurano due millimetri circa e che vivono sulla cute degli animali nutrendosi del loro sangue. Le loro uova, deposte tra il pelo, si chiamano lendini. Il gatto infestato dai pidocchi manifesta prurito, lesioni della cute e perdita di pelo, Nei casi gravi la perdita eccessiva di sangue può dare luogo ad un’anemia. Principalmente i pidocchi si localizzano sulla testa e lungo la schiena.
I pidocchi sono eliminati attraverso bagni e spugnature di acqua nella quale sia stato sciolto un efficace antiparassitario in casi gravi bisogna tagliare il pelo.
E’ necessario per evitare un nuovo contagio, disinfestare anche ogni luogo nel quale l’animale vive (cuccia, poltrona ecc.).

La Micosi
Sono malattie della cute causate dalla presenza di funghi. Si manifesta con prurito, rossore e desquamazione della pelle nonché con perdita di pelo in zone localizzate circoscritte. L’animale colpito diventa insofferente, tenuta di alleviare il prurito grattandosi e mordendosi e spesso appare particolarmente inquieto.
Le micosi vanno diagnosticate dal medico Veterinario che, dopo aver stabilito le cause scatenanti e l’entità, prescrive una terapia atta a debellare la micosi.