Arriva un nuovo inquilino
Per un gattino non è facile lasciare la mamma e i fratellini per entrare in una nuova famiglia.
Questo cambio di vita non può che generare paura e sgomento.
Dobbiamo aver il buon senso e l’accortezza di lasciarci guidare dal suo comportamento e dalle sue reazioni, concedendogli il tempo necessario per abituarsi a noi e al nuovo ambiente.
Il gattino timoroso tende a nascondersi e rannicchiarsi in un angolo buio e se cerchiamo di estrarlo otteniamo il risultato di agitarlo ancora di più; meglio essere pazienti e aspettare che si tranquillizzi. Quando sopraggiungerà la calma e i morsi della fame, lui si farà vivo.
Una volta uscito allo scoperto, le coccole saranno il lasciapassare per farlo rilassare completamente e per fare amicizia. Fin dal primo giorno il cucciolo (solo però se si mostra disponibile), deve essere toccato e manipolato perché per lui le nostre carezze costituiscono il migliore benvenuto. L’accarezzamento simula infatti le leccate di mamma gatta; generando nel piccolo una sensazione di calore e protezione.
Pian piano il gattino comincerà a esplorare la casa e a studiare tutti gli oggetti su cui s’imbatterà. E’ importante che, al momento delle sue prime ispezioni, trovi in primo luogo la sua cassetta igienica, che dovrà essere situata in un luogo tranquillo e facilmente raggiungibile.
Quanto alla scelta della cassetta, sul mercato sono disponibili molte versioni: quelle più piccole sono ideali per i viaggi, quelle più grandi e coperte si adattano meglio all’uso casalingo.
Il posto più indicato per le ciotole del cibo e dell’acqua è la cucina. Questi oggetti possono essere in acciaio, in ceramica o in plastica. Le ciotole devono essere lavate tutti i giorni e il cibo (fresco) avanzato deve essere rimosso; inoltre acqua pulita e fresca deve essere sempre disponibile.
Buona parte della giornata il gattino la dedica al sonno. Per favorire i suo momenti di relax lo possiamo dotare di un cestino con bordi alti o tipo igloo. Il cestino va collocato in un luogo asciutto, appartato e lontano da correnti d’aria, stufe e caloriferi. Molto spesso però il gattino preferisce appartarsi in un luogo diverso, in cui si sente evidentemente più a suo agio.
Il tiragraffi è un ulteriore accessorio estremamente utile, al cui utilizzo il gattino deve essere abituato subito, così da evitare che si limi le unghie sulla mobilia.
E’ importante insegnare subito al gattino a rispondere al nome che gli viene dato. E’ sufficiente a questo scopo chiamarlo sempre con lo stesso nome e con lo stesso tono di voce, facendo seguire una ricompensa a ogni nostro richiamo. Non è vero che il gatto è refrattario a rispondere ai richiami; la verità è che a volte lo ignora perché ha di meglio da fare.
La cosa più importante è imparare a rispettare la sua libertà e indipendenza, accettando il fatto che sarà sempre lui a decidere quando è il momento delle coccole e del gioco.
Ciò non significa, però, instaurare con il nostro gattino un rapporto di tipo passivo, limitandoci ad ammirare in silenzio le sue funamboliche esibizioni domestiche, e visto che nel gattino l’istinto del gioco è fortissimo, può essere stimolato con appropriati giochini. Basta una pallina, fatta compattando un po' di carta stagnola per distogliere il gattino dal più contemplativo dei suoi momenti di relax, innescando il suo incontenibile talento di cacciatore.